Black Mirror: Bandersnatch e le storie a bivi

Relax, don’t do it

When you want to go to it

Stanchi dei soliti episodi delle serie tv, delle trame troppo semplici?

Netflix, alla fine del 2018, ha rilasciato Bandersnatch, un nuovo episodio speciale della sua serie Black Mirror, scritto da Charlie Brooker e diretto da David Slade.

La particolarità di questo lungo episodio sperimentale è la sua interattività; è infatti possibile decidere l’andamento della storia in corso. Stefan è un giovane sviluppatore di videogiochi, che in una Londra dei ruggenti anni ’80, ispirandosi ad un fittizio libro game, decide di proporre il suo progetto ad una casa produttrice di videogiochi: il Bandersnatch che dà il titolo all’episodio, appunto.

E i rimandi ai librigame non saranno casuali, dato che l’episodio è caratterizzato da numerosi bivi ogni quando il nostro protagonista sarà coinvolto in una scelta che proporrà poi allo spettatore/giocatore. Si va dal tipo di cereali con cui fare colazione, al genere di musica da ascoltare in viaggio, al decidere se buttare o meno dalla finestra il proprio collega di lavoro…

Tali effetti si riversano inoltre sulla lunghezza dell’episodio stesso che può variare molto, da circa quaranta minuti a più di due ore, rendendolo ben più lungo di un normale episodio di Black Mirror.

Nel corso dell’episodio il protagonista, già mentalmente instabile, verrà portato sempre più alla paranoia a causa delle nostre scelte e metterà in discussione il suo concetto di libero arbitrio.

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